A Suzuka ‘una vecchia’ qualifica e una Ferrari molto vicina a Verstappen

Giuliano Duchessa
8 Ott, 2022

A Suzuka siamo tornati a vedere una qualifica più coerente con quelle vissute nella prima parte della stagione, solo piccole manciate di millesimi hanno distaccato Verstappen, Leclerc e Sainz. Come capitato in tanti weekend della prima parte di stagione, dove il campionato sembrava ancora aperto.

Ferrari è stata costretta a reintepretare la F1-75 dopo la TD39 (direttiva tecnica Fia anti-porpoising). In Belgio il team di Maranello aveva avuto una brutta sorpresa pagando un distacco molto importante, in Olanda aveva sofferto nelle curve lente che fino alla pausa era state il suo terreno. A Monza, è stata agevolata da certe condizioni favorevoli sul giro della qualifica. Leclerc aveva battuto Verstappen in qualifica, tuttavia in quel momento la Rossa sapeva che era poco più che un’illusione prevalere su Max sul passo gara.

Singapore non poteva essere un appuntamento tecnicamente significativo, ciononostante da lì qualcosa è tornato più coerente nell’interpretazione della vettura. 

credit Red Bull Racing

E’ chiaro che la RB18 avrebbe dato mezzo secondo alla F1-75 vista a Spa, per cui la performance complessiva ha regalato ottimismo.

Il team italiano ha quasi sempre mostrato la sua forza più in qualifica che in gara: in qualche caso per via dell’affidabilità mancata, in altri per un degrado gomme meno controllato rispetto agli avversari, persino – sporadicamente – rispetto al duo Mercedes.

A Suzuka sembra poter riprendere il filo della correlazione post TD39, qualcosa che dovrà aiutare a produrre definizioni utili per il progetto 675. Il fondo modificato presenta elementi aggiornati per consentire alla vettura di essere meno penalizzata viaggiando più alta. 

I dati mostrano che il fondo ha funzionato decentemente. La F1-75 adesso richiede un pò meno rigidità per non rovinare il pattino centrale. Questo aspetto consente maggiori opzioni di regolazione – quindi di setup.

Suzuka è un tracciato unico con alcuni tratti non dissimili da Silverstone. Red Bull e Ferrari hanno infatti scelto coerentemete il carico aerodinamico utilizzato sul circuito inglese, Mercedes con molto più carico con l’obiettivo di cercare un jolly in caso pioverà. 

Verstappen e Perez hanno girato con l’ala posteriore relativamente più carica della Ferrari, cosa peraltro avvenuta in altre occasioni: a Monza, a Silverstone, Austria, parzialmente in Canada. In quelle occasioni è finita 2-2. La proverbiale efficienza dell’auto di Newey consente di usare – a certe condizioni – la specifica di ala con più resistenza a DRS chiuso mantenendo comunque un piccolo vantaggio di velocità valutabile mediamente in 3/4 kmh. La cosa importante sarà valutare se avremo segnali che si sta ritornando ad una lotta più stretta anche in gara o se Verstappen conserva ancora un margine importante.

Come detto, il campione olandese e i ferraristi sono stati vicini per tutte le sessioni. Questa consistenza ha impresso una certa fiducia a Leclerc e Sainz, i quali hanno potuto tornare ad essere più aggressivi. Risparmiare un set di gomme soft mettendosi a parità di armi con Verstappen era l’altro obiettivo della qualifica. 

Red Bull da parte sua, non si è detto preoccupata in vista della gara, ritenendo di aver mantenuto un vantaggio chiaro nella gestione gomma. Va detto che Verstappen – nonostante l’episodio con Norris – ha tenuto la pole position di 10 millesimi con il suo penultimo tentativo. L’ultimo run lo ha visto andare pesantemente su un cordolo esterno facendo staccare i deviatori esterni allo scivolo del diffusore. Un danno non trascurabile sulla prestazione pura perché toglie punti di carico posteriore.

il dispositivo aerodinamico perso da Verstappen nell’ultimo tentativo

Ferrari perde 3 decimi tra la chicane e curva 2, mentre è tornata a riguadagnare in percorrenza non solo su Perez ma anche su Max. La F1-75 non è tornata al 100% quella che aveva o visto fino in Ungheria, tuttavia la rigidità è ora più sotto controllo, cosi come il saltellamento.

telemetria @hotlapmode

La telemetria alla Degner curve mostra che Leclerc ha mantenuto un setup meno scarico – almeno su anteriore – di Sainz e lievemente più rigido di Verstappen. Molto interessante la bellissima spoon curve dove si vede che Charles fa meno metri e mantiene più velocità del compagno, rubandogli solo in quel raccordo 2 decimi! 

telemetria @hotlapmode

Dall’altro canto Sainz stavolta è tornato in piena corsa per la pole. Suzuka esalta la gestione del sottosterzo, motivo per cui premia chi inserisce prima l’anteriore pur pagando qualche metro di percorrenza. 

illustrazione – Rosario Giuliana

Aston Martin continua ad aggiornare il fondo con un taglio di netta ispirazione Ferrari mentre Vettel torna in Q3 nell’amata Suzuka

Non a caso Sebastian Vettel merita un menzione per aver messo la sua AMR22 in P9 che consola i team rispetto al deludente risultato di Stroll autore di un bloccaggio fatale in curva 11 che lo ha tagliato dalla Q2.

Il 4 volte campione del mondo ha battuto le McLaren mettendosi subito dietro alle Alpine e Mercedes nella sua ultima gara in Giappone, a cui ha dedicato un team radio speciale.

Meteo incerto

Nonostante la vittoria convincente di Singapore, Checo Perez è tornato a subire un gap importante dal capo squadra, il messicano sembra dividere il midfield dalla lotta di testa. In ogni caso c’è poco di scontato, almeno sulla carta. E’ attesa una lotta molto stretta da Ocon a Russell che probabilmente vedrà prevalere chi ha impostato l’auto giusta o saprà adattarsi meglio verso la possibile variabilità meteo. 

Cosa suggerisce Pirelli?

Il tracciato giapponese è da sempre probante per le gomme, specie nell’energia prodotta sotto i carichi laterali, accentuando il degrado. 

credit Pirelli Motorsport

Per quanto riguarda le strategie, se sarà asciutto, il fornitore unico di pneumatici propone due soste utilizzando 2 set di medie e 1 di soft sul finale, tuttavia ci sono sempre alternative interessanti come per esempio partire su le mescole soft e considerare 1 sosta degrado permettendo passando su hard o meno conservativamente su medie. 

A proposito di regolamenti, una valutazione positiva si può almeno fare sull’aver bandito le gomme obbligatore nel Q2, aspetto che sta lasciando ai team maggiore spazio strategico e qualche variabile in più su cui ragionare a prescindere dal meteo.

doc Fia – griglia di partenza provvisoria del GP del Giappone

Domattina alle 7 italiane il via di un Gran Premio che potrebbe fornire dati tecnicamente molto interessanti e soprattutto potrebbe laureare Max Verstappen campione del mondo per seconda volta consecutiva al pari di Fernando Alonso.

Il tutto mentre non solo nel paddock si continua a parlare di lunedì, quando la Fia rivelerà le certificazioni finanziarie assegnate ai team in tema di budget cap 2021.

Autore: Giuliano Duchessa

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