Ferrari, settimana di analisi per accumulare esperienza sulla F1-75

Piergiuseppe Donadoni
31 Mar, 2022

Ferrari, settimana di analisi per accumulare esperienza sulla F1-75

Questa stagione 2022 di Formula 1 (nel 2023 si correrà a Las Vegas) è iniziata nel migliore dei modi per Red Bull e Ferrari, con una vittoria a testa, meno per Mercedes che si è dovuta accontentare solo del gradino più basso del podio in Bahrain, mentre in Arabia di una più veritiera quinta posizione con George Russell. Red Bull può essere considerata la certezza, Ferrari l’outsider. Una battaglia che, almeno mediaticamente, sta coinvolgendo in maniera diversa il team anglo austriaco. Marko non ha fatto mistero di essere “molto felice” che l’avversario in questo 2022 sia la Ferrari e non più la Mercedes. “È un’atmosfera completamente diversa. La Ferrari è come noi: ha passione, emozione, sportività e rispetto”, ha detto il consulente austriaco a Servus TV. “Con Ferrari abbiamo un rapporto competitivo, ma con regole ‘sportive’. Non lo si nota solo con i piloti, ma anche per quanto riguarda la parte tecnica. Con la Ferrari puoi scambiare idee e questo è piacevole” ha concluso.

Ferrari: settimana di analisi per accumulare esperienza sulla F1-75

Dopo un primo weekend stagionale dominato dalla Ferrari, anche grazie a degli importanti problemi tecnici ad entrambe le RB18 (per saperne di più), in Arabia Saudita il team anglo austriaco è riuscito a spuntarla sia in qualifica, con Checo Perez, che in gara, con Max Verstappen. Questione di dettagli (per saperne di più), tra cui un assetto aerodinamico piuttosto carico utilizzato dalla Ferrari, che ha fatto molto ‘discutere’.

La scuderia italiana poteva andare meglio con un assetto più scarico? Partendo dal presupposto che col senno di poi non si sbaglia quasi mai, l’interrogativo lo ha posto direttamente Mattia Binotto nel post gara. “Il fatto che Red Bull a Jeddah sia andata meglio del previsto, pur con meno downforce, è per noi motivo di riflessione”. Riflessione non preoccupazione.

Red Bull si è presa dei rischi in Arabia, puntando ad un assetto molto scarico su entrambe le RB18. La scelta è stata vincente, sia in qualifica con Perez, che in gara con Verstappen.

Un tema che questa settimana verrà analizzato a Maranello, perché ogni gara con questa nuova generazione di vettura corrisponde ad una nuova esperienza. Per i tecnici è costruttivo sapere se usando meno ala, a fronte di meno degrado, avrebbero potuto vincere con una lotta meno serrata e in che condizioni. Con i dati raccolti nel weekend, anche il simulatore aiuterà a comprendere meglio determinati aspetti, utili poi quando si vorrà anche optare per setup più aggressivi. Non era il caso di Jeddah, pista molto insidiosa dove l’obiettivo era massimizzare il potenziale della F1-75, ma con intelligenza, ossia in modo conservativo, per certi versi. Correre con più carico significa anche minimizzare la possibilità di commettere errori, imperdonabili in una pista con i muretti così vicini. Non a caso Mattia Binotto ha voluto, sia prima che successivamente alla gara, parlare dell’importanza di “finire il Gp e ottenere il maggior numero di punti”.

In casa Ferrari ci sono riusciti, non solo in Arabia ma in entrambe le gare, visto che hanno ottenuto 78 punti degli 88 punti disponibili. Non è questa la parte di stagione dove rischiare, soprattutto se si ha a disposizione la vettura più completa del lotto. Sono altri che devono rischiare, come Red Bull o Mercedes, che a loro modo, hanno già mostrato come il rischio a volte non paghi. Il team anglo austriaco in Bahrain, con un doppio zero che relega Verstappen a 20 punti da Leclerc nel mondiale piloti, Red Bull addirittura a 41 da Ferrari e dietro nel costruttori a Mercedes.

 

Ferrari con un’ala più scarica del Bahrain ma le velocità della F1-75 non sono cambiate molto

L’ala più scarica portata in Arabia dal team di Maranello, utilizzata nelle secondo prove libere e poi confermata per le qualifiche e la gara, a quanto compreso da Formu1a.uno ha garantito tra i due e i sei chilometri orari in più se utilizzata senza DRS in base al rettilineo, poco o nulla invece quanto l’ala mobile era spalancata. Da qui anche il mezzo secondo accusato in rettilineo dalle F1-75 nei confronti delle ben più scariche RB18 in qualifica, quando in Bahrain il gap era molto più contenuto con la vettura italiana più veloce nella prima parte dei rettilinei mentre la RB18 nelle seconde.

Ferrari ha scaricato le F1-75 nel weekend dell’Arabia, ma in modo ‘conservativo’. Non è questa la parte di stagione dove rischiare, piuttosto bisogna massimizzare intelligentemente le tante qualità della veloce vettura italiana.

Questo ha permesso alle varie squadre di farsi già le loro idee sulla competitività non solo delle vetture, bensì anche dei motori. Secondo un tecnico super partes nella lotta mondiale attuale, poiché di casa Mercedes, Ferrari può contare su un motore leggermente più potente di quello Honda, che può valere mezzo decimo, un decimo al massimo, qualcosa in più nei loro confronti (2 decimi) e in quelli di Renault

A Jeddah insomma, la nuova specifica di ala posteriore della Ferrari non ha spostato troppo gli equilibri della F1-75 rispetto all’assetto leggermente più carico del Bahrain, ma verrà molto utile per i relativi compare su altre piste, dove servirà un carico aerodinamico leggermente maggiore rispetto alla pista saudita. Anche a Melbourne, ma soprattutto a Imola per far subito un esempio. In Australia, sarà più utile l’ala posteriore del Bahrain perchè è una pista piuttosto stop & go, seppur meno rispetto al passato per via delle modifiche nel secondo settore, con tante ripartenze dalle medio basse velocità e dove la F1-75 potrebbe continuare a dir la sua in modo piuttosto importante.

Autori: Piergiuseppe Donadoni e Giuliano Duchessa

Illustrazioni: Rosario Giuliana

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