Ferrari SF21, la rossa del 2021: la potenza c’è, l’affidabilità (ancora) no ma…

Piergiuseppe Donadoni
19 Dic, 2020

Insolitamente già svelato il nome della Ferrari che correrà il mondiale 2021: si chiamerà Ferrari SF21 e verrà presentata – con un profilo molto basso – poco prima dell’inizio dei test invernali a Barcellona in programma il 2-3-4 Marzo 2021. 

Binotto, che ha posato per uno scatto assieme a Charles Leclerc e Carlos Sainz, ha spiegato che non si potrà semplicemente cancellare il disastroso 2020, ma si sta lavorando duramente per riportare il team di Maranello nelle zone alte della F1. 

“Obiettivo minimo il terzo posto costruttori”, dopo il sesto della stagione appena terminata. Non è infatti realistico pensare di lottare per il mondiale con Mercedes. Anche perché il lavoro di sviluppo sulla vettura sarà limitato, per concentrarsi sui nuovissimi regolamenti tecnici del 2022.

Con il telaio congelato ancora un anno, tutto dipenderà da due fattori essenziali: il recupero di prestazione del nuovo motore e le migliorie aerodinamiche apportate per eliminare i difetti congeniti della SF1000.

Sul primo c’è molta fiducia, i CV ci sono, mancherebbe invece dell’affidabilità rispetto agli obiettivi prefissati. Ma ci sono ancora tre mesi. L’obiettivo, realistico, secondo gli ultimi rumors, sarebbe quello di posizionarsi dietro a Mercedes, ma davanti a Renault e Honda (PU parlando). Parte di questa unità avrebbe potuto debuttare già nel 2020, se non fosse stato per i limiti regolamentari imposti dal Covid-19. Cosi come l’aerodinamica (introdotte a marzo limitazioni su galleria del vento e CFD).

1 gettone dei due a disposizione, secondo le informazioni raccolte da Formu1a.uno, sarà speso per un sistema accessorio della power unit, il secondo nella zona della trasmissione che permetterà la riprogettazione di parte del sistema sospensivo posteriore. 

Dal punto di vista organizzativo, non ci sono piani per assumere un direttore tecnico, nonostante il capo dello sviluppo del telaio Simone Resta sia uno dei numerosi membri del personale Ferrari che con l’inizio dell’anno nuovo si trasferirà in Haas. Una risposta all’introduzione del budget cap e alla necessità di ridurre il numero di dipendenti. Ma non solo, ci torneremo.

Un anno definito dal team principal “di transizione” ma che dovrà preparare al meglio il 2022 dove a Maranello – e a Torino – si aspettano di essere competitivi per la lotta al titolo. 

Mattia Binotto ha ribadito di sentire il pieno supporto del Presidente Elkann, Piero Ferrari e degli azionisti ma ha anche ammesso che il tempo e la pazienza non sono illimitate. 

Dipenderà molto dai risultati del prossimo anno che dovranno essere nettamente migliori. 

di Giuliano Duchessa e Piergiuseppe Donadoni

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