FP1 Arabia Saudita: Red Bull e Aston subito avanti, Ferrari si focalizza sulla gara.

Paolo D’Alessandro
17 Mar, 2023

Il secondo Gran Premio della stagione inizia con un grande ammontare di aggiornamenti che sono arrivati in pista. La maggior parte di essi sono puramente modifiche di adattamento al circuito con ali posteriori nuove o riviste per quasi tutte le squadre della griglia, tra cui anche Ferrari, Red Bull e Mercedes. Anche nuove beam wing e ali anteriori, il tutto per cercare di ridurre la resistenza all’avanzamento vista la natura ad alta velocità del circuito di Jeddah.

Williams ha introdotto un pacchetto di aggiornamenti più corposo, che oltre alle due ali, riguarda anche i ‘corner’ ruota anteriori e posteriori e una piccola modifica al bodywork per migliorare l’efficienza complessiva, andando incontro alle caratteristiche di Jeddah. McLaren invece ha portato una nuova ala posteriore, ma anche una modifica al posteriore, iniziando lo sviluppo in vista di Baku dove è atteso un salto di qualità per la MCL60.

Ferrari: nuovo endplate dell’ala anteriore e nuova beam wing, rivisto anche il fondo

La prima ‘sconfitta’ in Bahrain ha portato la Ferrari a reagire e velocizzare il lavoro di sviluppo già in programma della SF-23. A Maranello si è spinto sull’acceleratore per portare in Arabia Saudita i primi sviluppi in cantiere. Oltre alla già annunciata nuova ala anteriore, modifiche anche al fondo. Innanzitutto ieri vi abbiamo riportato di come nelle due vetture sia già stata montata l’ala posteriore monopilone che gode di un livello di carico leggermente maggiore rispetto a quella del Bahrain. La nuova ala anteriore è stata rivista nell’endplate, con un taglio sulla parte inferiore del bordo, per accentuare l’effetto outwash seguendo una linea di sviluppo lanciata da Mercedes e ripresa già da Alfa Romeo, sin dalla passata stagione.

Ferrari SF-23

Oltre a questo la Scuderia ha portato in pista una beam wing più scarica di quella utilizzata in Bahrain per migliorare l’efficienza della SF-23. Nessuna novità o ‘cura dimagrante’ invece sulle pance della Ferrari che invece ha portato novità per quanto riguarda il fondo che presenta una novità nel marciapiede esterno. Maggiormente visibile la modifica davanti alle ruote posteriori, con il marciapiede che è stato rialzato riprendendo una soluzione introdotta nelle libere di Abu Dhabi 2022.

Ufficializzata la penalità per Charles Leclerc di 10 posizioni, per l’utilizzo della terza CE. Ferrari ha deciso, dopo i problemi del Bahrain, di sostituire anche ICE e MGU-H sulla vettura numero 16, ma anche l’ICE su quella di Carlos Sainz, a scopo precauzionale.

Red Bull e Aston Martin focalizzate sulla qualifica, Ferrari e Mercedes provano il long run.

Inizio lavoro da parte di Red Bull e Aston Martin, con Sergio Perez e Fernando Alonso, che vanno subito in pista con gomma Soft, mentre la Ferrari inizia con la mescola Hard così come la Mercedes. Grande varietà di scelta quindi con Haas che inizia montando la Hard con Hulkenberg e Media con Magnussen, per diversificare il lavoro tra i due piloti.

Le FP1 sono utili per i team per svolgere prove comparativi e test in pista sui nuovi elementi portati in questo appuntamento. Si è vista quindi vernice per lo studio dei flussi si Alfa Romeo, Mercedes e McLaren nella zona posteriore delle loro vetture. La pista molto sporca ha contribuito a far lamentare a tutti i team un pesante sottosterzo, soprattutto nelle curve più veloci – come il tratto 22-23-24 – soprattutto nelle simulazioni di giro veloce, costringendo i piloti spesso ad alzare il piede o andare pesantemente sul cordolo in quella sequenza rapida di ‘curve’.

Dopo un primo run su piani di lavoro diversi anche dal punto di vista delle gomme, Ferrari e Mercedes montano a loro volta le gomme soft. Il focus di Red Bull e Aston è rimasto sulla gomma più morbida, usando due soft nell’arco della sessione, mentre Mercedes e Ferrari hanno alternato il loro lavoro tra gomma Hard e Soft. Al comando della classifica ci sono stati costantemente Red Bull e l’Aston Martin, con Max Verstappen che fa segnare il miglior tempo in 1.29.617 lasciando il compagno di squadra, Sergio Perez, a +0.483. Fernando Alonso è terzo a +0.698 da Verstappen, con Lance Stroll che sul finire della sessione si è avvicinato alla cima dei tempi, portandosi in quarta posizione a +0.960 dall’olandese.

Dietro di loro le due Mercedes con George Russell a +1.154 e Hamilton a +1.170 davanti alla prima delle due Ferrari, quella di Carlos Sainz, che ferma il suo crono a +1.307 dalla ‘pole’. Charles Leclerc scala in undicesima posizione a +1.501 superato, negli ultimi minuti della sessione, da Pierre Gasly, Alexander Albon e Yuki Tsunoda che dividono così le due Rosse. Prime indicazioni buone dal punto di vista del setup per i due ferraristi, mentre entrambi i Red Bull hanno lamentato una vettura un po’ sottosterzante e meno precisa di quello che vorrebbero.

Da sottolineare come Ferrari e Mercedes in particolare, dopo i loro tentativi di giro veloce con gomma Soft, si sono concentrati in una simulazione di long run con Hamilton e Sainz su gomma Hard, mentre Leclerc e Russell hanno utilizzato la gomma Soft. In casa Ferrari soprattutto la squadra si è focalizzata sulla gara, con alcune soluzioni da provare anche dal punto di vista del setup.Il ritmo del monegasco è stato buono con un trend in positivo, migliorando il proprio passo con il passare dei giri. Positivi i commenti anche di Carlos Sainz che ha sottolineato come la Hard migliorasse con il trascorrere dei giri.

In classifica rimangono attardate le due Alfa Romeo, in 18ima e 19ima posizione, con la Haas poco davanti in 15ima e 16ima, con Sargeant tra loro. Va sottolineato come però il loro tentativo sia stato realizzato in anticipo rispetto a team come Alpine e AlphaTauri. 14imo Piastri e ultimo Lando Norris che è stato anche ripreso con una bandiera bianco e nera per un mancato rientro ai box dopo aver superato la linea bianca, con McLaren focalizzata però a studiare la nuova conformazione ‘aereo’ portata qui a Jeddah e le modifiche al diffusore.

FP1 Timetable. Red Bull, Ferrari, Mercedes, Aston Martin, Alpine, Alfa Romeo, Williams, Haas, AlphaTauri, McLaren.

Autore: Paolo D’Alessandro.

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