GP Arabia Saudita – FP1: Approccio ‘safe’ su pista nuova

admin
3 Dic, 2021

GP Arabia Saudita – FP1: Approccio ‘safe’ su pista nuova

Il penultimo appuntamento della stagione 2021 vede la Formula 1 fare il suo debutto saudita sul circuito di Corniche-Jeddah – cittadino nuovo di zecca terminato solo pochi giorni fa. Una grossa incognita per tutti, dai team che dovranno sfruttare al meglio le Libere a disposizione per la messa a punto dell’assetto ed i piloti che dovranno memorizzare le 27 tornate del lungo (secondo solo a Spa) percorso arabo.

Grazie alle prime immagini dal paddock, a livello visivo si sono notate già diverse soluzioni, con i team che sembrano allinearsi nella scelta di un assetto aerodinamico da basso carico, sebbene con diverse configurazioni. Alcuni, come McLaren, hanno riproposto le soluzioni d’ala di Baku, Red Bull è tornata alla sua particolare ala a cucchiaio (dopo esser stati costretti ad utilizzare una soluzione ad alto carico in Qatar a causa di un malfunzionamento della stessa) – ma tutti saranno ansiosi di effettuare prove comparative in pista. Tra questi anche Ferrari, che questo weekend ha selezionato due specifiche di ala anteriore molto differenti – una già vista a Baku e l’altra, con più carico, osservata da Monaco poi diverse volte in stagione.

I team avranno solo una sessione, quella serale delle FP2, per poter valutare le condizioni di qualifica e di gara. Con il rischio aggiunto di “perdere tempo” già dalle FP1 a causa di una pista non ancora nelle giuste condizioni, temperature sicuramente più elevate ed eventuali bandiere (come già osservato nella prima sessione di Formula 2), possiamo aspettarci un Venerdì di studio e cautela, che non esclude tuttavia la possibilità di errore. 


Ala anteriore “stile Baku” sulla monoposto Nr. 16 

FP1

Temperatura aria: 28°C
Temperatura asfalto: 36°C

Le prime vetture a scendere in pista sono le due Ferrari, entrambe con gomma Soft, seguite a ruota dalla McLaren di Norris e presto il resto della griglia – ansioso di girare sul circuito nuovo di zecca. Si uniranno al gruppo per ultimi Hamilton ed Alonso,  con Alpine concentrata fin da inizio sessione su un programma diverso rispetto alle altre vetture in pista. I due piloti del team Francese, reduce da un ottimo Gran Premio in Qatar, opteranno infatti per un primo lungo stint con gomma Soft, per poi continuare su gomma Hard fino alla fine della sessione – senza concentrarsi troppo sul giro secco, ma più intenti a raccogliere dati sulle mescole. 

Diversamente da quanto atteso, l’asfalto offre molto grip fatta eccezione per i punti in cui vi è ancora depositato dello sporco – e l’azione in pista contribuisce notevolmente all’evoluzione della stessa. 

Primo stint con gomma Soft anche per le due Ferrari, Mercedes e Alpha Tauri, mentre Ricciardo, Russell, Giovinazzi e Schumacher optano per la mescola media. Su gomma Hard invece le due Red Bull, Mazepin, Latifi, Raikkonen, Norris e Aston Martin. Dopo i primi giri di scouting, effettuati per prendere confidenza con il circuito, inizia una prima simulazione di giro lanciato per tutti – sebbene i carichi di benzina a bordo ricordino quelli di una simulazione di Sprint.

Max Verstappen appare da subito a suo agio, portandosi in cima alla classifica sulla mescola più dura e restandoci fino a poco dalla fine della sessione; tempi molto promettenti ed un atteggiamento fin da subito aggressivo in pista per il giovane olandese, che questo weekend a Jeddah potrebbe già assicurarsi il titolo mondiale. In casa Red Bull c’è da valutare tuttavia anche il lavoro di Sergio Pérez che, sebbene sia concentrato su un programma diverso a livello di carichi di benzina, rimane attardato per tutta la sessione riuscendo a fare solo l’undicesimo tempo a quasi un secondo dal compagno di squadra.

Lavoro più tranquillo in casa Mercedes, soprattutto nella fase iniziale con la scelta di un assetto più scarico rispetto a quello dei diretti concorrenti della Red Bull. I piloti hanno avuto un approccio prudente, salvo poi incrementare il passo nel secondo run con gomme Soft. Meticolosa l’attenzione al setup durante la sessione, con i meccanici che hanno lavorato sulle altezze della vettura ed i carichi all’anteriore, migliorandone il feeling in pista. Lewis Hamilton chiude infatti la sessione davanti a tutti in 1:29.786, con 0.056s di vantaggio su Max Verstappen e 0.223s su Bottas. 

I gap nel gruppo di mischia vengono ridotti dalla comune incognita di un tracciato ancora da capire. Più scarica rispetto alle concorrenti Ferrari e McLaren, AlphaTauri tallona la Top 2 con un Gasly nuovamente competitivo su giro secco. Al contrario, Ferrari e Alpine restano più conservative nella scelta di setup, preferendo un assetto più carico che comunque si mostra efficace anche nell’attivazione delle mescole. I due della Rossa hanno svolto il loro programma senza intoppi e senza mai spingere oltre il limite, ottenendo buoni primi riscontri per la raccolta dati.  

Con una scelta diversificata sull’assetto, McLaren scende in pista con un Ricciardo più carico ed un Norris che, come Gasly, giova della riduzione di drag sul giro secco, dove l’efficienza aerodinamica del pacchetto McLaren si dimostra nuovamente incisiva anche su mescole più dure. 

La Aston Martin è sembrata a suo agio nelle prime fasi della sessione con gomma Hard, ma è sembrata regredire verso il fondo della zona mista una volta effettuato lo switch su mescola Soft. 

Nelle retrovie, George Russell e Mick Schumacher fanno segnare buone prestazioni, portandosi a ridosso della Top 10 spesso durante le fasi iniziali. Chiuderanno in diciassettesima e diciottesima posizione, con distacchi però notevolmente ridotti rispetto alla media. Ottima sessione per Antonio Giovinazzi, che chiude le FP1 in quinta posizione, a mezzo secondo da Lewis Hamilton.

RISULTATI FP1

La pista sorprende per il grip offerto fin da subito e permette a tutti di poter spingere – ma lo zelo di cautela dimostrato dai piloti in pista diluisce un po’ l’entusiasmo (dato dal fattore rischio) anticipato per questo weekend. Durante la sessione gli ingeneri dei vari team hanno chiesto ai piloti di provare più volte l’entrata e l’uscita della pitlane – molto stretta, atta a causare disagi al momento dell’uscita dai garage delle vetture, ma anche al ritorno in pista data la traiettoria particolare che inietta i piloti direttamente sulla racing line tra Curva 1 e 2. 

Altra tematica scottante sarà certamente il traffico, già un fastidio in questa prima sessione. I piloti affetti da bandiere blu hanno infatti avuto qualche difficoltà a spostarsi dalla traiettoria ideale, con molti che han preferito spostarsi oltre i limiti della pista dove consentito. 

In attesa delle FP2, non ci resta che raccogliere le prime impressioni e giudicarle – come han fatto i team nel debutto saudita – con molta cautela. Tutto resta ancora da vedere, in un weekend che promette sorprese su più livelli.

 

Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito

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