GP Italia: Ricciardo torna sul gradino più alto del podio

Piergiuseppe Donadoni
12 Set, 2021

GP Italia: Ricciardo torna sul gradino più alto del podio

Dopo la Gara Sprint di ieri, oggi a Monza è tempo per l’evento principale – il Gran Premio d’Italia. Ospiti oggi all’Autodromo i medagliati Italiani delle Olimpiadi di Tokyo 2020, oltre alla coppa degli Europei di Calcio vinta dalla Nazionale Italiana a Wembley. Presenti anche il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e John Elkann, il Presidente della Ferrari.

Dopo l’incidente nella gara di ieri, Pierre Gasly approfitta della situazione per sostituire la sua Power Unit, che significherà per lui partire dalla Pitlane. Durante il giro di ricognizione, tuttavia, il pilota Francese accusa problemi in fase di accelerazione. Pochi minuti prima dell’inizio della gara, anche l’altra AlphaTauri, quella di Yuki Tsunoda, sarà riportata nella Pitlane, per problemi al sistema idraulico. Per lui, purtroppo, non ci sarà neanche la possibilità di iniziare la gara.

Dal fondo della griglia, Valtteri Bottas si prepara ad una gara di rimonta nella sua Mercedes; dopo aver vinto la Sprint Qualifying di ieri, il pilota Finlandese è stato costretto a cedere la Pole al rivale Verstappen per aver anche lui sostituito la Power Unit. Sarà partenza su gomma Hard per lui come per il compagno di squadra Lewis Hamilton, che dopo aver perso tre posizioni nella Sprint di ieri, partirà dalla quarta piazza.

Il format della Sprint Qualifying prevede la scelta libera degli pneumatici per tutti; dato l’alto tasso di degrado gomma, comunque, nessuno sceglie di rischiare con la Soft; tutta la griglia sceglie invece la Media, ad esclusione di Bottas, Hamilton, Kubica e Gasly su gomma Hard.

Partito il giro di formazione, la temperatura d’aria registra 29 gradi, con l’asfalto che ne fa 45; è una giornata di fuoco oggi a Monza, e la gara lo sarà altrettanto.

Allo spegnimento dei semafori, si aprono le danze.

Ricciardo, dalla seconda piazza, sfrutta tutta la scia di Verstappen fino in Curva 1, e lo supera; Hamilton prova a fare lo stesso con Norris, ma non riesce a chiudere il sorpasso. Alla Roggia, Hamilton prova a prendere Verstappen, ma finisce con un contatto ed un nulla di fatto. Dietro le due Ferrari, Giovinazzi è partito spedito, ma forse troppo aggressivo; attacca Sainz in Curva 1 e per poco non lo tocca, poi battagliano in Curva Grande, dove Giovinazzi aggancia Sainz e prova subito a superare Leclerc alla Roggia, toccandolo – ma va troppo veloce; l’Alfa Romeo taglia la chicane e prende in pieno Sainz al rientro in pista. Subito sarà bandiera gialla, e poi Virtual Safety Car.

Danno all’ala anteriore per Giovinazzi, che si è girato in pista; Leclerc si apre in radio, arrabbiato chiede se Giovinazzi gli abbia forato una gomma – ma sulla Ferrari del Monegasco va tutto bene. Nessun problema neanche per Sainz, che resta fuori mentre Giovinazzi rientra ai box per sostituire l’ala. 

Dietro, alla partenza, Sebastian Vettel è stato speronato alla Roggia dal suo compagno di squadra Stroll, mentre Bottas ha recuperato quattro posizioni e, al terzo giro, quando la Safety Car rientra ai box, chiude il suo quinto sorpasso sull’Alfa Romeo di Robert Kubica. 

Ricciardo riesce a tenersi davanti alla ripartenza, staccando subito Verstappen di un secondo. Norris rimane dietro di due secondi, con Hamilton molto vicino – mentre Leclerc si avvicina al gruppo, e Sainz viene attaccato da Pérez.

Nel quarto giro, Gasly fa sapere al suo team che il problema accusato nei giri di ricognizione persiste; sarà ritiro per lui, e doppio DNF per AlphaTauri. Sainz nel frattempo perde terreno rispetto a Leclerc, e diventa facile preda di Pérez sul rettilineo principale. Leclerc, però, riesce a tenersi più vicino ad Hamilton di quanto lo sia Pérez a lui, ed inizia a sfruttare l’effetto scia per tenere a bada la Red Bull sui rettilinei. Buono il passo della sua SF21 su gomma Media, e anche buona la gestione gomma – mentre davanti Verstappen già si lamenta del degrado alle sue posteriori. 

Dietro Bottas continua a superare facilmente le vetture che lo precedono, grazie al passo nettamente superiore; presto supera Russell per la tredicesima posizione, ed inizia a puntare Vettel che cerca di recuperare il terreno perso sulla Alpine di Ocon. 

Verstappen e Hamilton nel frattempo sembrano avere una lamentela in comune: le McLaren sono troppo veloci in fase di accelerazione, e chiudere il sorpasso in pista è difficile data la differenza nelle velocità di punta

Arriva nel frattempo la prima penalità di giornata: 5 secondi per Antonio Giovinazzi, per essere rientrato in pista in maniera pericolosa. La Alfa Romeo si trova a girare sui tempi dei leader al fondo della classifica, e la sua gara sembra rovinata dopo il primo giro rocambolesco.

Davanti la situazione sembra essere in fase di stallo: Verstappen e Hamilton sono entrambi nel DRS delle McLaren, ma non riescono a superare. Per Hamilton si aggiunge inoltre il clipping alla fine dei rettilinei, per il quale i suoi ingegneri gli consigliano di cambiare la mappatura all’ibrido.

Norris, nel frattempo, resta staccato da Verstappen, ma si difende bene dagli attacchi di un Hamilton che non molla. Come il compagno di squadra, però, arrivano per lui i primi warning per Track Limits in curva 11. Mentre questi due lottano, Leclerc continua a guadagnare su di loro, riuscendo a mantenere un importante distacco su Pérez – mentre Sainz sembra faticare con il ritmo, e fa sapere che le sue gomme posteriori ormai sono andate.

Nell’altra Mercedes, Bottas è riuscito a superare Vettel ed Ocon, e al giro 13 chiude anche il sorpasso su Latifi. Due giri dopo, tra Ocon e Vettel è lotta alla Roggia – ma la difesa scorretta del Francese gli costerà 5 secondi di penalità.

Il passo dei primi sei si mantiene costante e quasi identico in questa fase, sebbene il degrado gomma stia iniziando a dare fastidio. Al 18esimo giro, Verstappen si apre in radio lamentando che il posteriore scivoli via. Al 21esimo giro, l’Olandese blocca le gomme alla prima variante ed è costretto a tagliare la chicane passando pesante sopra ai cordoli; chiede di controllare la macchina, ma Red Bull gli risponde che è tutto OK.

Gestisce meglio il degrado grazie alla gomma Hard invece Bottas, che ha superato anche Alonso e punta a Stroll per l’ottava posizione. I più veloci in pista, però, sono Norris e, a sorpresa, Leclerc, che sta alternando giri veloci a giri di conservazione per un passo che lo tiene saldo davanti a Pérez. 

Al 22esimo giro si apre la finestra dei pitstop, e Ricciardo fila dritto nei pit, mentre Red Bull fa una finta e lascia fuori Verstappen – che però si lamenta e rientra al giro immediatamente successivo. Il pitstop dell’Olandese però dura ben 11 secondi per un problema alla sua anteriore destra, che non vuole venir via. Sul rettilineo principale, proprio mentre Verstappen lascia i pit, Hamilton finalmente riesce ad agganciare Norris e lo supera alla Roggia. Verstappen rientrerà solo dietro Bottas, perdendo così l’occasione di effettuare un overcut su Ricciardo.

Norris si fermerà nel 25esimo giro mentre Ricciardo attacca Sainz sul rettilineo principale; lo Spagnolo va al bloccaggio e cede la posizione, Norris rientra alle spalle di Stroll, ma davanti a Verstappen. Al giro successivo si ferma anche Hamilton, per un pitstop non proprio velocissimo: 4.2 secondi per lui, mentre resta fuori Leclerc, che diventa momentaneamente il leader del Gran Premio d’Italia.

Il caos, però, si nasconde dietro l’angolo: all’uscita dei pit, Hamilton sa di dover recuperare terreno sulle McLaren. Il pit lungo gli fa perdere la posizione su Norris, ma il campione Britannico è determinato a conquistarne una su Verstappen.

I due vanno insieme verso Curva 1, poi il contatto: Verstappen non cede, Hamilton non dà spazio, e così la Red Bull prende in pieno il cordolo nella chicane e sorvola la Mercedes di Hamilton. Entrambi finiscono in ghiaia, un contatto a bassa velocità che costerà un doppio DNF ai leader di questo mondiale

La Safety Car arriva mentre Verstappen scende dalla sua vettura e, dopo un breve check su Hamilton, che sta provando a rientrare in pista dopo il colpo duro alla testa con uno degli pneumatici della Red Bull, decide di allontanarsi. Alla fine anche Hamilton dovrà arrendersi e ritirarsi.

Il periodo di Safety Car regala a Leclerc, Sainz, Pérez e Bottas la possibilità di fermarsi dimezzando i tempi; in casa Ferrari montano gomma Hard su entrambe le vetture, stesso per Pérez – mentre sarà gomma Media per Bottas, che avrà bisogno del vantaggio di mescola per attaccare nella seconda fase. 

L’ordine all’uscita dei pit diviene dunque Ricciardo, seguito da Leclerc che così guadagna posizione su Norris, Pérez, Sainz e Bottas. Intanto, i commissari fanno sapere che l’incidente tra Hamilton e Verstappen sarà investigato dopo la gara. 

La gara riparte al giro 31, quando Ricciardo dà una staccata subito in Parabolica – e Leclerc accuserà dello svantaggio di motore sul rettilineo, quando si ritroverà attaccato da Norris per la seconda posizione. Ciononostante, il Ferrarista tiene giù il piede e si difende bene in Curva 1 – ma nulla può contro il motore Mercedes della McLaren di Norris che, dopo aver messo una gomma nell’erba e aver rischiato alla grande, supera facilmente la SF21 di Leclerc.

Dietro di loro, Bottas ha già preso Sainz, mentre Pérez inizia ad infastidire Leclerc ed infine prova a sorpassarlo alla Roggia – ma lo fa tagliando la chicane. Questo porta Leclerc dritto nelle grinfie di Bottas, molto più veloce di lui, ma il Monegasco rifiuta di cedere posizione facilmente. Bottas lo supera in Curva 1, dove Leclerc arriva lungo alla staccata – ma Leclerc sfrutta la scia e si riprende la posizione alla Roggia. Al giro dopo, però, Bottas lo supererà di nuovo sul rettilineo principale, di potenza e con DRS – e Leclerc non avrà occasione di ribattere. 

Davanti, a Ricciardo vengono forniti proprio i tempi di Bottas; dietro di lui, Norris chiede alla squadra che il compagno aumenti il passo – e così Ricciardo lo fa, staccandosi da Norris di due secondi. Intanto arrivano i 5 secondi di penalità per Pérez, che ha superato Leclerc in maniera illegale tagliando la chicane alla Roggia. Il gap delle due Ferrari sulla sua Red Bull è sotto i tre secondi per il momento, che li porrebbe in P4 e P5 per la gara – ma dietro Leclerc, Sainz inizia a faticare nuovamente con le gomme e sul ritmo, e perde terreno.

Davanti, Bottas su gomma Media ha il passo per superare la Red Bull di Pérez, ma non riesce a concludere l’azione e va più volte al bloccaggio – mentre resta attaccato a lui Leclerc, deciso a chiudere il gap con la Mercedes e mantenendosi vicino e talvolta sotto al secondo, forse sperando che il degrado gomma di Bottas gli procuri un’occasione di sorpasso. 

Al giro 40 arriva un’ulteriore penalità di 5 secondi, stavolta per Mazepin che si è toccato in Curva 4 con Schumachere poi è costretto a ritirarsi a 10 giri dalla fine per un problema alla Power Unit. Viene chiamata subito una Virtual Safety Car per la Haas parcheggiata a bordo pista, e tornano a ridursi i gap davanti. Leclerc prova nuovamente a prendere Bottas alla ripartenza, ma la Mercedes stacca la Ferrari in Parabolica, e poi si allontana velocemente sul rettilineo. 

Fatta eccezione per Norris e Pérez, tutti da Bottas in poi si trovano nel DRS della vettura che li precede. Al giro 46 Bottas ritenta il sorpasso su Pérez in Curva 1, ma va lungo. Dai box Red Bull intanto arriva l’invito per Pérez ad aumentare il ritmo per chiudere il gap sulle Ferrari, che hanno ancora buon passo e soprattutto possono sfruttare l’effetto scia per restare sotto i cinque secondi. 

Ce la fa Leclerc, attaccato con le unghie e con i denti a Bottas, ma inizia a scivolare dietro Sainz che, dopo un errore in Ascari, perde 3 secondi in un solo giro. Bottas ha smesso di forzare la mano con Pérez, ormai sicuro di aver conquistato la posizione grazie alla penalità dello stesso, mentre ad un giro dalla fine viene segnalata un’investigazione su Stroll per non aver rallentato abbastanza per la Virtual Safety Car.

Con la situazione congelata davanti, l’ultimo giro si apre e si chiude con Ricciardo leader e presto vincitore del Gran Premio d’Italia! In seconda posizione, a due secondi dal compagno di squadra, Lando Norris, poi Valtteri Bottas e Charles Leclerc, che è riuscito a restare davanti a Pérez – che però ha chiuso il gap su Sainz e arriva quinto, con lo Spagnolo in sesta posizione. 

CLASSIFICAZIONE DI GARA: 

 

Una gara che tutto sommato si è rivelata essere quello che ci aspettavamo da Monza: sorpassi difficili, anche con DRS, a causa delle differenze nelle velocità di punta delle vetture – un po’ di caos, con Hamilton e Verstappen che si azzuffano e si buttano fuori a vicenda (l’investigazione si concluderà con tre posizioni di penalità in griglia a Sochi per Verstappen, giudicato prevalentemente colpevole per il contatto), sorprese (Monza doveva essere, su carta, il circuito peggiore della stagione per Ferrari – che invece si difende bene e conquista buoni punti oggi, anche grazie ad un po’ di fortuna) ed il primo 1-2 della stagione, non di Mercedes, non di Red Bull, ma di McLaren, che era partita come favorita per questo weekend ed è riuscita a capitalizzare con un bottino di 45 punti in totale tra gara, Sprint e giro veloce.

Cresce così di nuovo il distacco su Ferrari, che però era da aspettarsi; resta congelata la situazione in cima alla classifica, con Verstappen che quasi guadagna da quella doppia esclusione, perché Mercedes semplicemente ne aveva di più questo weekend. 

Una settimana di pausa e poi si tornerà in pista a Sochi, per il Gran Premio di Russia che vedrà Verstappen già penalizzato ed una Mercedes che potrebbe riconfermare il loro feudo sul campionato su un circuito su cui, storicamente, la fan da padroni.

 

CAMPIONATO PILOTI:

CAMPIONATO COSTRUTTORI:

 

Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito

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