GP Olanda: Domenica a Zandvoort da Bollino Arancione. Trionfa Verstappen, Mercedes fa male i calcoli

admin
5 Set, 2021

GP Olanda: Domenica a Zandvoort da Bollino Arancione. Trionfa Verstappen, Mercedes fa male i calcoli

La Domenica del Gran Premio di Zandvoort si apre con le notizie dei cambiamenti effettuati sotto regime di Parc Fermé – che dunque modificheranno nuovamente la griglia di partenza. Nessuna penalità per Max Verstappen, che sostituisce il sistema di attivazione del DRS sulla sua vettura dopo il guasto nel Q3 di ieri, mentre Sergio Pérez e Nicholas Latifi partiranno dalla Pitlane: il Messicano ha sostituito la Power Unit, con anche centralina di diversa specifica, ed ha approfittato della situazione per modificare anche l’assetto sulla sua Red Bull. Il pilota della Williams, invece, dopo il botto in qualifica ha montato un nuovo cambio ed una ala anteriore di diversa specifica. 

Della Pitlane si è parlato tanto anche ieri, per quanto fosse stretta e potenzialmente pericolosa per i meccanici soprattutto in fase di pitstop. Questa mattina la FIA ha dunque comunicato che, data l’impossibilità di sostare al di fuori della Fast-Lane in caso di un double-stack (ovvero pitstop contemporaneo per un team), questi saranno vietati durante la gara onde evitare impeding nella Pitlane.

[STARTING GRID]

Prima del giro di formazione vengono rese note le mescole sulle quali i piloti inizieranno la gara: concesso a Gasly intanto di cambiare il treno utilizzato ieri nel Q2 perché danneggiato, e così anche l’anteriore destra per Giovinazzi. Nella top 10, tutti partiranno su gomma Soft.

Indietro: Russell, Norris, Kubica, Mazepin e Latifi hanno scelto la Media, con Stroll, Tsunoda Vettel e Schumacher su Soft. Pérez sarà l’unico pilota a partire invece su gomma Hard.

Concluso il giro di formazione, sale l’attesa, mentre ruggisce il pubblico arancione. Bandiera verde e via al countdown dei semafori!

 

SI SPENGONO I SEMAFORI

 

Ottima la partenza di Verstappen, che resta davanti ad Hamilton. Bottas timido, si ferma davanti a Leclerc in Curva 1, bloccandolo – ma il Monegasco torna all’attacco di Gasly in Curva 3, con Sainz incollato dietro, quasi a compromettere entrambi. Nulla di fatto. Intanto dietro, partenza aggressiva per Alonso, che prima attacca Ocon e poi Giovinazzi, toccandolo. Curva 3 ha offerto molte interpretazioni diverse in questo primo giro, come anticipato dai piloti anche ieri. Russell, dietro le due Alpine e Giovinazzi, riesce ad evitare il contatto. Due le posizioni guadagnate dal vecchio leone nell’Alpine, sebbene a discapito di un’azione non pulitissima sul suo stesso compagno di squadra, che infatti se ne lamenterà. Ricciardo, nella mischia, approfitta del contatto tra Alonso e Giovinazzi e rosicchia una posizione sul pilota Alfa Romeo. 

George Russell intanto si apre in radio per segnalare il motore di Ricciardo, che a detta sua sembra perdere olio e “fumare di bianco”, proprio davanti a lui. Non sembrano esserci problemi, però, per l’Australiano, che continua la sua gara. 

Nelle retrovie, intanto, è lotta tra i due piloti della Haas, che sembrano aver messo da parte ogni carineria: Mazepin molto aggressivo chiude la finestra sul rettilineo di partenza, quasi buttando fuori Schumacher. Dietro di loro, Pérez osserva, ma la gomma Hard non sembra averne abbastanza per permettergli di sorpassare. 

In appena cinque giri, Verstappen è riuscito a mettere una distanza di due secondi da Hamilton, mentre dietro Bottas inizia già a staccarsi il “trenino”. Gasly ha tre secondi di vantaggio sulla Ferrari di Leclerc, ma sta dietro Bottas di quattro. Sainz sembra avere qualche difficoltà a seguire il compagno di squadra, restando piuttosto staccato dal Monegasco, ma sempre in sesta posizione. Dietro di lui, è lotta tra le due Alpine

Mick Schumacher è il primo a fermarsi per montare subito un treno di Hard, mentre Pérez tenta il sorpasso su Mazepin, ma conclude con un flat spot in Curva 1. Il pilota Messicano sarà costretto a fermarsi al giro 9 e a cambiare la sua strategia in corso di gara.

Davanti, l’altra Red Bull resta salda in testa, Verstappen continua a mettere terreno tra sé e Hamilton, che in radio ha già iniziato a lamentarsi del degrado gomme. A Bottas viene chiesto nel frattempo di aumentare il ritmo per restare nella finestra utile per il pitstop, sebbene per lui sia prevista un’unica sosta.

Dietro ai primi tre, l’AlphaTauri di Gasly inizia a subire un calo di prestazione, mentre si avvicina Leclerc, che aumenta invece il ritmo. Sainz non sembra pienamente a suo agio, e resta staccato di 5 secondi in media.

Azzardo in termini di strategia in casa Aston Martin, che ferma prematuramente Vettel per montare un treno di Hard. Pérez, intanto, su gomma nuova Media, è il più veloce in pista. Al giro 19 il pilota Red Bull si rende protagonista di un bel sorpasso su Latifi, anche lui partito dalla Pitlane, ma senza ancora nessuna sosta. Ancora un paio di giri e Pérez supererà anche Kubica nell’Alfa Romeo.

Al giro 20 si ferma Hamilton, che stava riuscendo a tenere il ritmo di Verstappen in questa fase, riportando il gap sotto i quattro secondi. Gomma Media per il pilota Mercedes in un pit non velocissimo (3.5s), che gli consentiranno comunque di rientrare in pista davanti alla AlphaTauri di Gasly. 

Immediata la risposta di Red Bull, che subito richiama Verstappen. Gomma Media anche per il pilota Olandese, che riesce a tenere posizione su Hamilton all’uscita, mentre Bottas diventa leader della gara. 

Intanto Leclerc è arrivato vicino a Gasly, per la prima volta sotto i due secondi. Ferrari riuscirà a far credere ad AlphaTauri di avere intenzione di fermare il Monegasco nel 25esimo giro, ma quando Gasly viene richiamato ai box per reagire, Leclerc resta fuori. Il pilota dell’AlphaTauri uscirà, su gomma Media, dietro Alonso, che nel frattempo sta provando a ricucire il gap di 10 secondi su Carlos Sainz, che appare nuovamente in difficoltà.

Restano fuori entrambi i piloti della Ferrari, per una strategia che sarà di una sola sosta. Buoni ancora i tempi di Leclerc, saldo sul 1:16, più lento Sainz, anche rispetto all’Alpine che gli dà la caccia – ma intanto Gasly sembra respirare su gomma nuova, e presto si libererà dell’ingombro di Alonso.

Al giro 30, Verstappen è riuscito a chiudere la finestra su Bottas, ancora fuori su gomma Soft come i due Ferrari; dietro di lui, sempre vicino ma non troppo, Hamilton si ritrova a dover tener conto delle vetture doppiate, che compromettono il suo gap. 

La gara indietro nel midfield sembra immobilizzata: mentre Russell, Latifi, Giovinazzi e Ricciardo si fermano per il loro primo pit, Norris, partito su gomma Media, ha raggiunto il gruppo di mischia

Al 31esimo giro Ferrari ferma Sainz per un treno nuovo di gomme Hard. Il pilota Spagnolo perderà posizione su Alonso, che però si fermerà nel 33esimo giro. Si ferma anche Bottas, mentre arriva una penalità per Russell per aver superato il limite di velocità nella Pitlane

Leclerc prosegue ancora con buon ritmo e sarà l’ultimo tra i piloti partiti su gomma Soft a fermarsi: pitstop per lui nel giro 34, che lo rimettono in pista a 11 secondi da Gasly, e saldamente davanti al compagno di squadra che sulla mescola più dura sembra avere ancora più difficoltà a trovare grip. 

Nel frattempo Giovinazzi è costretto a fermarsi di nuovo, per una foratura che vanificherà i suoi sforzi in qualifica. Giornata sfortunata per il pilota Italiano, che tornerà fuori su gomma Hard. 

Al giro 36 la prima (ed unica!) bandiera gialla di questa giornata: Vettel si gira in Curva 3 mentre tentava un sorpasso su Latifi, e per poco Bottas non lo centra in pieno. Il pilota Mercedes blocca pesantemente l’anteriore destra per evitarlo, e perde ulteriore terreno da Hamilton, che intanto cerca ancora di mantenersi nella finestra pitstop di Verstappen. 

Il pilota Britannico si fermerà infatti di nuovo al giro 39, per tentare la Red Bull, ma Mercedes fa male i calcoli: Hamilton viene rilasciato nel traffico di Vettel, Latifi e Tsunoda, mentre Verstappen è libero di spingere davanti. Quando si fermerà al giro 40 per montare la gomma Hard, il pilota Olandese troverà la strada spianata. Hamilton è su gomma Media, che dovrebbe essere più performante, ma Red Bull gli fa subito sapere che i riferimenti di Ferrari sulla Hard sono buoni per tenere il passo.

Difatti Leclerc e Sainz, entrambi su gomma Hard, sembrano entrambi avere più passo di Gasly sulla Media – ma Norris è ancora fuori con 40 giri all’attivo sulla gomma Media con cui ha iniziato, che fanno tentennare la sicurezza di una seconda sosta per il pilota AlphaTauri. 

Il pilota McLaren si fermerà al giro 41, per una sosta ai box di 4 secondi; uscirà ruota a ruota con il compagno di squadra Ricciardo, di cui si libererà subito, favorito dalla gomma Hard nuova. 

In questa fase di gara, Hamilton è più veloce di Verstappen – ma in radio racconta un’altra storia. Il pilota Mercedes si lamenta di tutto dalle gomme alla strategia, che secondo lui gli ha fatto perdere un’occasione con il traffico. Non crede di riuscire ad andare alla fine su questo treno di Medie usate, perciò spinge al massimo, cercando di fare pressione su Verstappen. Intanto Bottas resta staccato dal compagno di squadra di 6 secondi.

Leclerc nel frattempo aumenta il ritmo, cercando in extremis di avvicinare Gasly per tentare il sorpasso in pista; dietro di lui anche Sainz spinge di più, perché gli viene comunicato nel frattempo della minaccia Alonso. Il pilota Spagnolo non riesce a tenersi vicino al compagno di squadra, ed il gap tra i due aumenta notevolmente in questa fase – che lo rende papabile vittima della Alpine dell’ex-Ferrarista.

Al giro 48, Aston Martin ferma Vettel per un ulteriore cambio gomme, stavolta su Soft. Nel giro successivo si ferma di nuovo anche Pérez, per la stessa mescola. Questo lo porterà dietro alle due McLaren, Russell e Stroll – ma la Red Bull del Messicano ne ha più di tutti. Presto supererà Stroll e Russell e si metterà a caccia delle McLaren, mentre al giro 50 AlphaTauri ritira Tsunoda per un problema alla Power Unit.

Davanti i primi due girano su tempi identici (1:13.4), mentre Bottas resta staccato di cinque decimi al giro. Leclerc (che gira in 1:15.0) è riuscito a portare il gap da Gasly (1:15.9) sotto i 5 secondi, mentre Sainz (1:17.9), crollato, viene doppiato nel 52esimo giro. 

Al giro 54 Hamilton riesce finalmente a ridurre il gap da Verstappen a meno di due secondi, che scenderanno ad 1.4 quando Verstappen si ritroverà ad avere a che fare con il traffico. Il traffico, però, farà perdere tempo anche ad Hamilton.

Alonso nel frattempo sta chiudendo velocemente il gap su Sainz, che continua a perdere fino a sette decimi al giro sull’Alpine. Pérez, su gomma morbida, supera Ricciardo al giro 57, e si mette a caccia di Norris. 

Leclerc riesce a recuperare un po’ di terreno su Gasly dopo la situazione con il traffico, riportando il gap tra di loro sui quattro secondi – ma la gomma Media della AlphaTauri non mostra segni di indebolimento. La situazione per il Monegasco sarà ulteriormente compromessa dal traffico: prima doppiato da Bottas, e poi Leclerc arriva a perdere 5 secondi da Gasly perché costretto ad alzare il piede da Stroll che davanti a lui si pianta in pista. 

Al giro 64 Hamilton inizia a perdere terreno su Verstappen, tornando sui 4 secondi di distanza. Leclerc, scivolato a 9 secondi da Gasly dopo i doppiaggi, torna a chiudere il gap sotto i 4.5 secondi – il pilota Monegasco ha più passo, ma la pista non concede più di tanto. Alonso intanto è arrivato nel DRS di Sainz, che intanto approfitterà dei doppiati per usare DRS a sua volta.

Al giro 66, Pérez e Norris si fanno battaglia in Curva 1 – situazione che termina con contatto tra i due, una mossa di Norris che Pérez non ha gradito molto. Il Messicano si riprenderà la posizione nello stesso giro, però, portandosi davanti alla McLaren. 

Al giro 68, Mercedes si muove di nuovo e ci regala un siparietto interessante: richiamato ai box Bottas per montare un treno di gomme Soft, che il pilota Finlandese pensa siano per il giro veloce. Gli viene tuttavia comunicato che non è quella la ragione del pit, e di non provare a fare il giro veloce. Confuso, Bottas risponde “e allora perché mi avete fermato?” solo per sentirsi rispondere che il team intendeva fermare Hamilton dopo di lui, senza compromettere la sua posizione in pista.

A questo punto Bottas, forse perché non è riuscito a rallentare in tempo, effettua il giro veloce comunque. Immediatamente Mercedes richiama Hamilton ai box, gomma Soft anche per lui, per rubare al compagno di squadra il punto in più.

Al giro 71, uno dalla fine, è lotta aspra tra Sainz e Alonso (che quasi finisce nelle barriere in Curva 3 per sorpassarlo!), ma è nel giro 72 (il 71esimo per Sainz e Alonso doppiati) che Alonso riesce finalmente ad avere la meglio sul suo connazionale

L’ultimo giro diventa anche il giro veloce per Hamilton – che alla fine ce la fa a rosicchiare quel punto aggiuntivo, importante per la classifica piloti. Sfila davanti a lui, e ad un corteo arancione, Max Verstappen, padrone (non solo di casa) e vincitore di questa gara a Zandvoort.

 

RISULTATI GRAN PREMIO D’OLANDA:

CLASSIFICA PILOTI AL TREDICESIMO ROUND:

CLASSIFICA COSTRUTTORI AL TREDICESIMO ROUND:

Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito

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