Primi importanti sviluppi per Ferrari e Mercedes a Barcellona

Paolo D’Alessandro
18 Mag, 2022

Autore: Paolo D’Alessandro & Giuliano Duchessa

Barcellona è da sempre uno dei Gran Premio più attesi della stagione poiché la sua collocazione in calendario, oltre che geografica (Europa), favorisce l’introduzione dei primi grossi pacchetti evolutivi. Non a caso si dice che il vero mondiale inizi da qui.

I team all’esame Barcellona, circuito completo e ‘affidabile’.

Quello spagnolo sarà il primo circuito da alto carico “puro” che la Formula 1 incontrerà in questa stagione – i team più difficilmente ricorrono a compromessi volti a migliorare l’efficienza aerodinamica mentre è determinante mantenere alte le velocità di percorrenza nelle tante curve. Come d’abitudine, il Gran Premio di Spagna sarà il preludio per il back-to-back che porterà il Circus subito a Monaco, un altro appuntamento dove il carico aerodinamico prevarrà sull’efficienza.

Vedremo quindi gli ingegneri adottare configurazioni alla ricerca della massima deportanza per affrontare le tortuose curve del Montmelò. Un tracciato di riferimento ed estremamente completo che presenta diverse tipologie di curve: tecniche a bassa percorrenza, medie e veloci. Le auto sono messe a dura prova in trazione, in appoggio e nei cambi di direzione.

Due sono le zone DRS, corrispondenti agli unici veri allunghi della pista ovvero il rettilineo principale e quello opposto, tra curva 9 e 10.

Il primo settore è composto dal primo allungo che conduce alla veloce chicane che forma curva 1-2 e curva 3 fino alla importante frenata della 4. Il secondo si apre con una curva a rientrare che conduce al lento tornate di curva 5 e poi un veloce cambio di direzione che porterà i piloti a sfrecciare in curva 9 prima di poter aprire il DRS e arrivare alla ‘nuova’ curva 10 – battezzata nel 2021. Non più quindi staccata e tornatino, ma traiettoria più ampia a rientrare per immettersi nel tecnico e complesso terzo settore. Qui le doti di grip meccanico e carico aerodinamico delle vetture verranno esaltate.

Di solito è questo il settore che mostra chi ha più carico e agilità e dove si ottiene il tempo. Come ormai è noto le vetture 2022 si esaltano nelle curve veloci soffrendo il passaggio sui cordoli per l’eccessiva rigidità. Chi riuscirà a sprigionare più carico e non soffrire di sottosterzo nell’ultima parte di pista avrà un vantaggio sugli altri.

Il circuito di Barcellona inoltre – essendo per caratteristiche e configurazioni aerodinamiche molto diverso da Miami – sarà anche un test molto importante per constatare il lavoro svolto dai team riguardo il porpoising. Il fenomeno si manifestò qui per la prima volta durante lo “shakedown” pre-stagionale e l’alto carico aerodinamico richiesto dalle vetture cercherà di accentuare il fenomeno, per chi ancora lo dovesse soffrire, soprattutto nella seconda parte del rettilineo di partenza.

Meteo e asfalto un test probante anche per Pirelli.

“Barcellona sarà l’occasione per i team per verificare il lavoro svolto dai test fino ad oggi, anche se troveremo sicuramente temperature più calde e per questo la gomma Hard, poco usata ai test, potrebbe essere la chiave per questo weekend.” Mario Isola, Head of F1 & Car Racing Pirelli, si è così espresso alla vigilia di un fine settimane cruciale per la Formula 1. I motivi li ha elencati lui stesso, ma il tracciato sarà importante anche per gli pneuamitici stessi.

Un circuito classificato dal costruttore di gomme in una fascia ‘medio-alta’ a livello di grip e abrasione, che richiede molto carico anche per salvaguardare gli pneumatici dall’eccessivo consuma che solitamente si assiste in Spagna. Valutato 4 nella scala Pirelli a livello di carichi laterali, stress degli pneumatici e abrasione dell’asfalto, una delle sfide del weekend per i Team non sarà tanto l’accensione e il corretto uso delle gomme, ma gestirne il degrado.


Pirelli porterà in pista la fascia più dura a disposizione: C1-C2-C3. Improbabile fare già oggi pronostici su strategie varie ma “Barcellona generalmente è sempre stata una gara a 2 soste, sarà interessante verificare come si comporteranno questa nuova generazione di vetture” ha chiuso Isola.

Non sono previste al momento precipitazioni o rischi di pioggia, le temperature saranno calde, con una media tra i 23° e 26° d’aria nei tre giorni. Temperature più miti rispetto a Miami, similari a Melbourne, dove però si parlava di altre tipologie di asfalto e soprattutto di configurazioni aerodinamiche rispetto a quelle che vedremo tra qualche giorno.

Primi sviluppi per Ferrari, RedBull continua la dieta, Mercedes a caccia di risposte.

Il Gran Premio di Spagna sarà a tutti gli effetti un’ultima chiamata per la W13. Dopo l’ottimo venerdì di Miami, la Mercedes è ripiombata nei suoi problemi senza riuscire a capire esattamente perché.

Quando sembrava che finalmente avessero ottenuto qualche risposta, sabato e domenica entrambe le W13 hanno fatto un brusco passo indietro tornando a subire distacchi intorno al secondo dal duo di testa Red BullFerrari, venendo minacciati anche dall’ottima Alfa Romeo. Qui sono attesi i primi veri sviluppi anti-porpoising, volti a trovare una stabilità nella macchina e poter così permettere ai tecnici in pista di lavorare, insieme ai piloti, per estrarre il potenziale che ai simulatori loro continuano a vedere.

Una risposta negativa anche in questo contesto, come ha già rivelato Toto Wolff, potrebbe portare a decisioni drastiche da parte della casa di Stoccarda. “Tornare alla vecchia specifica? Non escludo nulla, ma ho fiducia nel gruppo che ha creato auto vincenti negli anni precedenti. Sulla carta il precedente progetto è più lento e prima di prendere decisioni dobbiamo capire dove stiamo sbagliando con questo. Il nostro fondo è più esposto degli altri della griglia, forse è questo che ci espone ad una maggiore instabilità. Spero che avremo una risposta dopo Barcellona così da poterci poi confrontare e chiederci: abbiamo sbagliato o no? così si era pronunciato Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, nei giorni scorsi.

La Scuderia di Maranello rimane la più attesa, per due principali motivi. Il più importante, a livello mediatico, è certamente il fatto che la Ferrari dopo tanti anni sia tornata ad avere un pilota spagnolo tra le sue fila. A causa del Covid anno scorso non è stato possibile per Carlos Sainz godersi la sua terra vestita di rosso davanti alla sua gente, ma quest’anno la storia sarà diversa – e inoltre lui arriva con tante motivazioni, speranzoso di poter fare bene e proseguire il fine settimana positivo avuto a Miami.

Più in generale la F1-75 dovrebbe sposarsi bene con le caratteristiche del circuito di Barcellona, con temperature piuttosto alte, cosi come il carico aerodinamico, e delle pressioni delle gomme che tornano a valori più ‘normali’; inoltre la Rossa è attesa all’introduzione del suo primo pacchetto di aggiornamenti per rispondere alla Red Bull – qui per saperne di più – e riportare la lotta al vertice alla pari, se non addirittura sperare in un sorpasso. “A Barcellona sarà il nostro turno di introdurre aggiornamenti. Se funzioneranno, sarà un bel pacchetto” aveva affermato nel post gara di Miami, con Binotto che ha sempre un occhio di riguardo per il tema relativo al Budget Cap relativo agli sviluppi – come approfondito qui.

Continua la lotta serrata nel midfield.

Dietro i big c’è Alfa Romeo. Il team svizzero è apparso come la miglior vettura del centro gruppo e intende fare ancora uno step in avanti come anticipato dal TP, Fred Vasseur. “Siamo tutti vicini che è difficile dire se siamo P4-P5-P6. Mi auguro solo di avere un weekend pulito. Aggiornamenti? Ne avremo uno grande a Barcellona. Il fondo è importante, ma non c’è solo quello e lo vedrete dal documento FIA Giovedì”.

Alpine soprattutto è pronta a rispondere proseguendo il suo programma di sviluppo che vedrà in Spagna l’introduzione di nuovi pezzi tra cui una ala posteriore aggiornata. McLaren dal canto suo sembra aver fatto un leggero passo indietro a Miami rispetto ad Imola. Il ritorno di importanti frenate e curve lente presenti in Catalogna potrebbe aiutarla a fare chiarezza su un progetto che mostra ancora alti e bassi.

La grande attesa però sarà legata ad Aston Martin che presenterà la sua Spec-B (qui per saperne di più). C’è grande curiosità su come abbiano deciso di intervenire i designer del team di Silverstone dopo un avvio di stagione molto deludente.

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