Qualifiche Bahrain: la nuova era della F1 inizia con un Lampo Rosso

admin
19 Mar, 2022

Qualifiche Bahrain: la nuova era della F1 inizia con un Lampo Rosso

Giù la maschera, parola finalmente alla pista. La prima Qualifica della stagione ci ha regalato finalmente le prime risposte su queste nuove vetture – ed un’idea iniziale del pecking order tra i team, al di là dei calcoli su carichi di benzina e potenza dei motori che ci hanno frenati dal fare pronostici ai Test e poi nelle sessioni di Libere in Bahrain.

Sottolineatura d’obbligo soprattutto per quanto riguarda due squadre: McLaren alla presa ancora con il problema ai freni, solamente mitigato dai nuovi aggiornamenti, e Mercedes che non ha risolto il problema del porpoising, scartando il nuovo fondo portato in pista nelle FP1, dovendo quindi trovare un set-up di compromesso tra prestazione e affidabilità.

Q1

Una conferma relativa a quanto visto fino ad oggi è l’ultimo posto di Nicholas Latifi. La Williams è apparsa come la vettura più lenta da quando si è giunti in Bahrain, dopo una buona impressione nei test di Barcellona, ed il Q1 di queste Qualifiche conferma questo. Il pilota canadese ha preso sei decimi di distacco dal penultimo classificato, Lance Stroll. Se parliamo di delusione il nome della Aston Martin è in cima alla lista. L’ex Racing Point è sembrata attardata nei test, ma gli aggiornamenti e le parole del Team lasciavano intravedere del potenziale che però nemmeno il velocissimo Nico Hulkenberg è riuscito ad estrapolare, pur battendo il suo compagno di squadra. Diciassettesima e diciannovesima posizione, con Stroll a tre decimi dal miglior tempo di Hulkenberg. Tra di loro lo sfortunato Daniel Ricciardo: Covid, problemi ai freni per la McLaren, un weekend che non ha dato soddisfazione e che al Sabato vede l’eliminazione in Q1 a due decimi dalla quindicesima posizione. Ultimo degli eliminati, il “perdente” di giornata. Yuki Tsunoda. In FP3 non ha praticamente girato per un problema idraulico allo sterzo, rimasto piantato, e questo forse può essere un motivo per una prestazione deludente che lo vede eliminato immediatamente per appena 24 millesimi.

La nota positiva viene osservando la classifica generale. La prima Q1 di stagione si chiude con Charles Leclerc che ha girato in 1:31.471 e Nicholas Latifi, attardato rispetto al penultimo, che ha girato in 1:33.634. Tutta la griglia si è compattata in 2.163 secondi, un risultato comunque incoraggiante per questi nuovi regolamenti. 

Q2

L’unico rookie della stagione, alla sua prima apparizione in Formula 1, si piazza in quindicesima posizione: Zhou porta la sua Alfa in Q2, ma non riesce ad arrampicarsi oltre. Il secondo giro fatto dal pilota cinese – 1:32.387 – è stato cancellato per track limits in Curva 4, e questo gli è costato una posizione.

Sorprende e si prende dei meritati applausi Alexander Albon, al suo ritorno in Formula 1. La Williams è apparsa come l’ultima vettura del lotto, ma lui è riuscito a portarla alla seconda fase delle Qualifiche, battendo di un soffio Tsunoda e riuscendo a sopravanzare l’Alfa Romeo di Zhou grazie al secondo tentativo cancellato del pilota cinese. I problemi della McLaren vengono confermati dalla prestazione di Lando Norris, che anno scorso ha spesso dati lampi di grande talento in questi momenti, ma che non è riuscito a sopperire ai problemi della sua vettura e si è dovuto accontentare della tredicesima posizione, alle spalle di Mick Schumacher. Un altro mondo per il figlio d’arte quest’anno (almeno per la prima gara) e subito piazza la sua sorprendente Haas in undicesima posizione. Un errore pregiudica un possibile miglioramento, poiché nel secondo tentativo Mick perde la sua vettura in approcci di Curva 11 ed è costretto ad abortire il giro. Ultimo eliminato della sessione è Esteban Ocon, messo fuori negli ultimi stanti dal connazionale Pierre Gasly. La Alpine ha avuto un problema con la vettura del francese in questi giorni, con i nuovi e aggiornati sidepods “volati via” nelle FP1. Il Team francese non aveva a disposizione pezzi di ricambio, e così Ocon è costretto, per questo weekend, a correre con la vecchia specifica. In questa Qualifica si dovrà accontentare dell’undicesima posizione, a poco più di un decimo e mezzo da Alonso, classificato in ottava posizione. 

In Q2 il miglior tempo è stato siglato da Max Verstappen in 1:30.757, mentre a chiudere la classifica – non considerando Zhou quindicesimo per il tempo cancellato che l’avrebbe portato più avanti – vi è Alexander Albon a +1.907 secondi dal leader. Sono segnali, ma sono positivi e vanno nella giusta direzione. 

Q3

Di più non poteva proprio dare: Pierre Gasly porta la sua AT03 in P10. Un risultato che può sembrare deludente se consideriamo il primo tempo delle FP1, ma da quel momento in poi la vettura di Faenza è sembrata perdersi un po’ tra temperature e setup. La stagione scorsa avremmo detto “Super George Russell” con una nona posizione, ma oggi è un risultato a metà tra deludente e – fa strano dirlo – soddisfacente. Alla prima qualifica con la Mercedes, il pilota inglese ha dovuto fare del suo meglio per andare oltre i limiti della vettura, e fino a quel momento stava riuscendo bene nel suo lavoro, riuscendo anche a stare davanti al suo compagno di squadra. L’ultimo giro, però, non è andato come previsto. Toto Wolff ha rivelato che la squadra aveva chiesto al suo pilota un Out-Lap più veloce, non soddisfatti delle temperature delle gomme nel primo settore, ma questa scelta si è rivelata deleteria e alla prima curva George è andato al bloccaggio perdendo la possibilità di migliorarsi. Un sorriso comunque appare sul viso dell’inglese che quantomeno ha visto una vettura migliorata nel corso delle sessioni. Fernando Alonso lotta e si piazza in ottava posizione con la sua Alpine, di pochi millesimi davanti a Russell, pagando quasi 3 decimi invece da chi lo precede. Fernando è stato protagonista anche di due episodi diversi con il suo connazionale, Carlos Sainz, con un rischio di scontro durante le FP3 al momento dell’uscita del garage della F1-75 (con Sainz poi ripreso per unsafe release) e durante le Qualifiche, proprio nell’atto finale. Alonso ha tentato di prendere posizione e frapporsi tra le due rosse, rinunciando dopo poche curve. Chiude davanti a lui, in settima posizione, Kevin Magnussen. La Haas torna a vita quest’anno, e lui la porta subito lì in alto. Lavoro, piloti, vettura ma anche motore: Ferrari!

La PU del cavallino spinge non solo loro, ma anche Valtteri Bottas. Il finlandese dopo aver cambiato casacca assaggia le qualità della sua Alfa Romeo e del motore Ferrari e si conquista una sesta posizione – non del tutto inattesa dopo i buoni riscontri dei test e delle prove libere – finendo davanti ad una Mercedes e minacciando quella del suo amico, Lewis Hamilton. Sono poco più di 3 decimi quelli che separano i due ex compagni di squadra, con il 7 volte campione del mondo che riesce a minimizzare i danni ma accusa un distacco di +0.680s dalla Pole Position, che per una Mercedes è un abisso. Chiude la seconda fila, in Top 4, Sergio Pérez che è sembrato in difficoltà per tutto il weekend. Nelle FP3 pagava ancora qualcosa nello stile di guida, ma alla fine riesce a risollevarsi e mettere la Red Bull lì dove il potenziale della macchina permette di piazzarla. 6 millesimi, sono solo 6 i millesimi che sono mancati a Carlos Sainz per prendersi la seconda piazza. Terzo lo spagnolo che sarà sicuramente amareggiato per questo ma che ha svolto un grande lavoro di apprendimento, studio e adattamento alla vettura per recuperare il Gap che si era visto in FP2 e FP3 dal compagno di squadra. Solo +0.129s di ritardo dalla pole per lui, quindi sono solo +0.123s per… Max Verstappen! L’olandese si è lamentato più volte, durante la Qualifica, della temperatura dell’asse anteriore, dell’Out-Lap e di come mettere insieme il giro. Un gran giro il suo che gli ha assicurato la prima fila, ma oggi semplicemente qualcuno è riuscito a tirare fuori qualcosa di più.

Pole Position per Charles Leclerc! Il monegasco arriva in Qualifica dopo il sovrasterzo patito durante le FP3; aveva dato l’impressione di essere quasi al limite e in Q2 era finito dietro il compagno di squadra, ma alla fine spiega tutto lui via Radio: “Sapevo di averla, dovevamo solo mettere tutti insieme”. Semplice, no?

La Formula 1 voleva una griglia più compatta e vedere i team di centro classifica avvicinarsi. I primi riscontri sembrano essere positivi. I test e questa Qualifica ci dicono che la Ferrari si è avvicinata, è lì con loro; Mercedes soffre ma non è lontana. Haas e Alfa Romeo hanno fatto un balzo in avanti forse impronosticabile. Williams e Aston Martin hanno ancora da lavorare. Tutti i progetti sono grezzi, nessuno sa ancora cosa potrà accadere domani, ma una cosa sembra certa: quest’anno ci divertiremo molto. 

GRIGLIA DI PARTENZA PROVVISORIA

 

 

Autore: Paolo D’Alessandro

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