USA GP: Anteprima Weekend

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20 Ott, 2021

USA GP: Anteprima Weekend

La Formula 1 attraversa l’Oceano per la prima volta dal 2019, per approdare questo weekend al Circuito delle Americhe (COTA) ad Austin, Texas, con il Gran Premio degli Stati Uniti.

La superficie del tracciato di Austin ha subito delle modifiche nel 2020, anche a causa del feedback negativo da parte di team e piloti dopo l’ultimo Gran Premio corso al COTA. Il rettilineo di partenza (inclusa l’uscita della pitlane), il tratto tra Curva 9 e Curva 10, così come quello tra Curva 11 e 12 e tutto il terzo settore fino a Curva 19 sono stati riasfaltati; i famosi avvallamenti tra Curva 2 e 3, così come quelli nei pressi delle Curve 4, 6, 10 e 14 sono stati livellati tramite un processo di ‘fresatura’ dell’asfalto.

I recenti cambiamenti fan sì che Pirelli non abbia a disposizione dati esatti circa i livelli di grip dell’asfalto, per cui la delibera dei compound per questo weekend è rimasta la stessa del 2019: il ‘middle range’, ossia C2 per Hard, C3 per Medie e C4 per Soft.

Le categorie di supporto, che questo weekend saranno la W Series e la Formula 4, aiuteranno a gommare il tracciato (che al venerdì potrebbe essere ‘green’ dato il disuso) e a consentire una migliore evoluzione di pista tra le sessioni. Le previsioni meteo sono stabili, con probabilità di precipitazioni relativamente basse; tuttavia le temperature potrebbero rappresentare un fattore critico nella gestione degli pneumatici.

Caratteristiche

 

EVENTO: Formula 1 Aramco United States Grand Prix 2021
CIRCUITO: Circuit of the Americas (COTA)
LUNGHEZZA: 5,513 km
CURVE: 20
DISTANZA DI GARA: 56 giri | 308,405 km
RECORDS: Track Record: 1:32.029 [Valtteri Bottas, W1, 2019]

Record di Gara: 1:36.169 [Charles Leclerc, SF90, 2019]

SELEZIONE PIRELLI: C2, C3, C4

Il Circuito delle Americhe, progettato da Hermann Tilke, si percorre in senso antiorario ed è ispirato a diversi circuiti Europei e storici – come il complesso tra le Curve 3 e 7, che ricordano la serie Maggotts-Becketts-Chapel di Silverstone, mentre le Curve 16-17-18 somigliano alla famosa Curva 8 di Istanbul, che ha ospitato il Gran Premio precedente.

Quello di Austin è uno dei circuiti con i più alti cambi di elevazione, con ben 40m di dislivello misurati attorno al tracciato. In particola Curva 1 si distingue per essere un insidioso tornante sinistro in salita, che rende difficile individuare i punti di frenata, soprattutto alla partenza.

Un’altra notevole caratteristica del tracciato è la larghezza delle sue curve, che offrono più traiettorie e dunque più opportunità di sorpasso ai piloti in pista.

Il Primo Settore (S1) è un complesso di curve ad alta velocità – ad eccezione della prima – con forze laterali considerevoli soprattutto in Curva 6, dove 4,5 g vengono sostenuti dai piloti per un intervallo di tempo superiore ai 3 secondi.

Il Secondo Settore (S2) è composito di tre rettilinei intervallati da tornanti che rappresentano le migliori opportunità di sorpasso sul circuito, con Curva 12 in particolare preceduta da una lunga zona DRS.

Il Terzo Settore (S3) è quello più lento, con Curve 13-14-15 particolarmente insidiose, dove spesso si vedono lock-ups. L’ultimo complesso (18-19-20) torna a sollevare il ritmo e immette nuovamente i piloti sul rettilineo di partenza, dove avranno di nuovo a disposizione il DRS.

📷 Il tornante di Curva 1 osservato dalla cima della collina rende bene evidente il cambio di elevazione

Strategia

L’intervallo di pit-stop al COTA è stimato intorno ai 20 secondi, che unito agli alti livelli di degrado gomma favorisce spesso una strategia a 2 stop su questo circuito. Tuttavia con le recenti modifiche all’asfalto e temperature più basse del solito, non è detto che la strategia Medium-Hard-Medium sfoggiata da Valtteri Bottas, vincitore dell’ultimo GP degli USA, sia necessariamente la migliore questo weekend.

Uno sguardo alla Classifica

Il Gran Premio di Turchia non ha fatto che intensificare la lotta tra Mercedes e Red Bull; su un circuito su cui Mercedes era chiara favorita, Red Bull è riuscita a conquistare un doppio podio con Verstappen in P2 e Pérez in P3. Hamilton, costretto a partire dalla piazzola numero 11 a causa di una penalità di 10 posizioni in griglia da scontare per la sostituzione del motore endotermico sulla sua vettura, si è dovuto accontentare di una magra P5, mentre il suo compagno di squadra Bottas vinceva dominando fin dal primo giro.

Similmente, il COTA è un circuito che per caratteristiche dovrebbe adattarsi meglio alla W12, che metterebbe nuovamente Red Bull in una posizione di ‘rincorsa’ questo weekend – salvo ulteriori problemi di affidabilità sulle Power Unit Mercedes.

Il terzo gradino del podio dei Costruttori continua ad essere conteso tra McLaren e Ferrari: solo 7.5 punti a separare i due team ora, con Ferrari speranzosa di poter colmare il gap in seguito all’introduzione del nuovo sistema ERS sulle Power Unit di entrambi i piloti. Dal canto suo McLaren può ancora far conto su vantaggi quali le velocità di punta, ancora superiori a quelle della Scuderia, ed una gestione degrado gomme ottimale favorita all’efficienza del pacchetto aerodinamico della MCL35M.

Sarà il nuovo motore Ferrari a decidere il duello con la McLaren per il terzo posto nel costruttori?

Nella zona di mischia, Alpine, AlphaTauri e Aston Martin mantengono accesa la lotta per il quinto posto in classifica, con Alpine che per ora ha la meglio con 104 punti in classifica – seguita da AlphaTauri a 92. Aston Martin, più in difficoltà, resta ferma a 61 punti dopo una serie di gare deludenti e la squalifica di Sebastian Vettel in Ungheria valsa la perdita di 18 punti.

In chiusura, Williams Alfa Romeo, ancora alla ricerca di opportunità per tenere vivo il confronto con i team di mezzo – e poi Haas, il team di casa questo weekend, e l’unico in classifica a contare un totale di zero punti. Dopo l’incoraggiante ingresso di Mick Schumacher nel Q2 ad Istanbul, chissà che l’aria di casa non porti anche ad Haas un po’ di fortuna – o un’opportunità per mettere in pista qualcosa in più rispetto al solito.

 

 

Autore: Sara Esposito

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